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20 giugno 2015

IVABRADINA

L'Ivabradina è un principio attivo, derivato del verapamil, che appartiene ad una nuova classe di farmaci , quella degli inibitori della corrente If.


Nomi commerciali
Corlentor
Procoralan


Meccanismo d'azione
riduce la frequenza cardiaca attraverso una inibizione selettiva della corrente pacemaker specifica If che controlla la depolarizzazione spontanea del nodo del seno e regola la frequenza cardiaca.
Gli effetti cardiaci sono specifici per il nodo del seno senza effetti sui tempi di conduzione intra-atriale, atrioventricolare o intraventricolare, né sulla contrattilità miocardica o sulla ripolarizzazione ventricolare.


Indicazioni
È indicata nell'angina stabile e nello scompenso cardiaco e più precisamente

1) Nel trattamento sintomatico dell’angina pectoris cronica stabile degli adulti con coronaropatia e normale ritmo sinusale:
- che non sono in grado di tollerare o che hanno una controindicazione all’uso dei beta-bloccanti
- o in associazione ai beta-bloccanti nei pazienti non adeguatamente controllati con una dose ottimale di beta-bloccante e la cui frequenza cardiaca sia > 60 bpm

2) Nel trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica
Ivabradina è indicata nell’insufficienza cardiaca cronica in classe NYHA da II a IV con disfunzione sistolica, in pazienti con ritmo sinusale e la cui frequenza cardiaca sia superiore a 75 bpm, in associazione con la terapia convenzionale che include il trattamento con un beta-bloccante o nel caso in cui la terapia con un beta-bloccante sia controindicata o non tollerata

L’aggiunta del farmaco e la conseguente riduzione della frequenza cardiaca ha reso possibile un calo di circa il 25% della mortalità per scompenso cardiaco e una riduzione del 25% delle ospedalizzazioni per questa patologia.


Modalità di somministrazione
Viene somministrato per via orale con il cibo ad una dose abituale iniziale di 5 mg due volte al giorno.
Nell'angina pectoris stabile la dose può essere aumentata dopo 3-4 settimane se necessario, fino a 7,5 mg due volte al giorno.
In pazienti con scompenso cardiaco la dose può essere regolata dopo 2 settimane e aumentata a 7,5 mg due volte al giorno se la frequenza cardiaca è persistentemente superiore a 60 battiti al minuto.


Se la frequenza cardiaca scende persistentemente al di sotto di 50 battiti/minuto, o vi sono sintomi di bradicardia, la dose deve essere ridotta a partire da 2,5 mg due volte al giorno se necessario.
Il trattamento deve essere interrotto in caso di bassa frequenza cardiaca o di sintomi di bradicardia persistenti.Negli anziani (75 anni e oltre), dovrebbe essere considerata una dose iniziale di 2,5 mg due volte al giorno, prima di aumentare questa stessa se necessario.

DOLORE PELVICO CRONICO, CAUSE

Qualsiasi causa acuta di dolore pelvico può portare un quadro di tipo cronico.
Una storia di dolore pelvico solitamente è associata ad un aumento del numero dei partner sessuali e ad una maggiore incidenza di trauma psicosessuali come per es. nei bambini.


Aderenze
possono essere riscontrare fino al 20 per cento dei dei casi di pazienti con dolore cronico
La sindrome dell'ovaio residuo in donne che hanno avuto un'isterectomia e che presentano dolore e dispareunia.
Questa sindrome si verifica quando si effettua un intervento chirurgico per rimuovere le ovaie o l’utero, ma un residuo di ovaia che può accidentalmente rimanere all’interno.
Questi residui possono causare lo sviluppo di cisti che causano difficoltà a urinare o dolore durante il rapporto sessuale.
Una risonanza magnetica o una TAC possono servire per creare un’immagine chiara del pezzo di ovaia rimasto nella pelvi. Tale diagnosi permetterà di eseguire una laparotomia o una laparoscopia per rimuovere tale tessuto residuo o una soppressione della funzione ovarica mediante trattamento medico.


Endometriosi
Consiste in un impianto anomalo dell'endometrio fuori dalla cavità uterina
Ciò potrebbe causare dismenorrea, dispareunia, disturbi mestruali, dolore pelvico e infertilità.
La diagnosi è solitamente tramite il laparoscopio
L'adenomiosi è una variante di questa circostanza, allorquando l' endometrio invade il miometrio, e questo provoca dolore durante il periodo mestruale e un utero molto dolente alla palpazione. L'opzione chirurgica dipende dai sintomi.


Malattia pelvica cronica (PID)
Questa è una conseguenza di un'infezione acuta e conduce a danni che provocano dolore e disturbi mestruali.


Sindrome dell'intestino irritabileQuesta condizione è spesso confuso con una causa ginecologica di dolore addominale basso.


Congestione pelvica
Il dolore è sordo, con occasionali esacerbazioni di acuzie.
Le pazienti sono di solito in periodo riproduttivo e possono essere nullipare.
La diagnosi può essere fatta mediante venografia, laparoscopia o ecografia ed il trattamento è medico tramite progestinici o chirurgico con una clearance pelvica seguita da un trattamento ormonale sostitutivo

18 giugno 2015

ERITEMA NODOSO


Presenza di noduli eritematosi, dolenti non ulcerati, situati più comunemente a livello della superficie anteriore delle gambe o delle cosce, più raramente sulle braccia, a volte associati ad artralgie, febbre e sensazione di malessere generale.

 I noduli possono variare di numero da un minimo di uno fino anche a 30, con dimensioni comprese tra 0,5 e 5 cm.


Eziologia
Tali suddette lesioni si manifestano come risposta ad una varietà di condizioni, tra cui:

Infezioni
infezioni da streptococco betaemolitico, in particolare Streptococcus pyogenes
infezioni da Yersinia enterocolitica (specie in soggetti al di sopra dei 60 anni)
tubercolosi
infezioni virali come la mononucleosi infettiva

Alcuni tipi di malattie infiammatorie croniche intestinali quali
colite ulcerosa
malattia di Crohn

Malattie autoimmuni quali
artrite reumatoide, malattia di Behcet

Alcune neoplasie come la leucemia ed il linfoma di Hodgkin

Gravidanza

Ingestione di determinati farmaci quali sulfamidici, penicillina e composti che contengono bromo e iodio.


Anatomia patologica
L'istopatologia dimostra una panniculite settale senza vasculite. 
Granulomi radiali di Miescher sono una caratteristica diagnostica, ma non sono necessari per confermare la diagnosi.

Trattamento
Il trattamento consiste in cure di supporto, tra cui riposo a letto, elevazione delle gambe, così come anti-infiammatori non steroidei (FANS), ioduro di potassio e corticosteroidi orali. 

I noduli possono anche risolversi spontaneamente. 

La guarigione avviene senza atrofia o cicatrici.

4 giugno 2015

QUANTIFERON GOLD TEST

È un test utilizzato per rilevare i linfociti che reagiscono ad antigeni micobatterici in vitro e quindi è principalmente usato per rilevare sia una tubercolosi latente che una tubercolosi attiva.

Sappiamo infatti che il sangue dei soggetti infetti da M. tubercolosis contiene linfociti in grado di riconoscere tali antigeni micobatterici a cui i linfociti stessi vengono esposti

Tale processo di riconoscimento comporterà la produzione e secrezione di interferone gamma da parte dei linfociti del paziente

Il rilevamento della presenza di interferone gamma renderà positivo il test

30 maggio 2015

NOCARDIOSI

È un'infezione localizzata o diffusa causata dal batterio aerobio Gram positivo, Nocardia asteroides
La malattia si contrae mediante l'inalazione di polvere contaminata o per l'accesso del batterio attraverso lesioni cutanee.

In genere si verifica in pazienti immunocompromessi o con malattia polmonare sub-acuta o cronica
Prevale in pazienti con deficit dell'immunità cellulo-mediata (per esempio post-trapianto, AIDS, terapia corticosteroidea, trapianto d'organo o di midollo osseo o tumori maligni).
Le forme disseminate (polmoni, cute, tessuti sottocutanei e CNS) si verificano frequentemente.


Quadro clinico
La malattia si presenta come una infezione polmonare che, diffondendosi talvolta per via ematica, può causare ascessi a livello cerebrale.
Le lesioni polmonari causano tosse, brividi, dolore toracico ed astenia.


Diagnosi
Si ottiene mediante l'identificazione della Nocardia asteroides nei tessuti o nella coltura delle lesioni localizzate, previo esame obiettivo, radiografie o altre metodiche per immagini.

Esami di laboratorio e strumentali
Il batterio si identifica nelle colture di tessuti (o nell'espettorato o nel pus ove sono visibili ife ramificate con la colorazione di Gram


Trattamento
Se non curata, ha esito fatale.
La maggior parte dei pazienti risponde lentamente alla terapia che, deve essere protratta per mesi e continuata fino a quando lo stato di immunocompromessione può essere bloccato o migliorato.
Il trattamento dei pazienti immunocompromessi con malattia diffusa o grave consiste in una terapia endovenosa con 2 o più antibiotici.
La tendenza a recidivare è elevata.

Il trattamento chirurgico può essere necessario in alcuni casi (ad es. ascessi del SNC con scarsa risposta al trattamento antimicrobico).

28 maggio 2015

Alterazioni dello stato mentale da disturbi elettrolitici

Ipernatriemia
Si può manifestare con letargia fino al coma franco e si verifica solitamente con livelli di sodiemia superiori ai 160 mEq/l
È causata dalla disidratazione nei pazienti molto anziani, ma può essere associata alla perdita di liquidi nella sepsi.

Iponatriemia
L'iponatriemia acuta si verifica specialmente quando il sodio cala rapidamente.
Determina confusione, coma e persino convulsioni (di solito quando il sodio é inferiore a 115 mEq/l)

Ipercalcemia
Le alterazioni dello stato mentale sono comuni nell'ipercalcemia (particolarmente quando i livelli di calcio nel siero sono > 14 mg/dl) e generalmente si manifestano con letargia progressiva.
Ricorda che le neoplasie maligne e l'iperparatiroidismo (nel 75%o dei casi provocato da adenomi delle paratiroidi) sono la causa della grande maggioranza di casi di ipercalcemia.