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5 luglio 2014
MONONEURITE MULTIPLA o NEUROPATIA VASCULITICA (IN BREVE)
Anamnesi
progressione sub-acuta o graduale
intorpidimento e debolezza a localizzazione irregolare
perdita di peso
febbre
Quadro clinico
ipertensione
porpora palpabile
debolezza e intorpidimento con pattern di coinvolgimento di multipli singoli grandi nervi (mononeuropatie multiple)
riflessi assenti solo nelle regioni colpite
Esami
studi di conduzione/EMG dei nervi: mononeuropatie multiple assonali, polineuropatia assonale asimmetrica nelle presentazioni più avanzate
biopsia dei nervi: vasculite, perdita assonale
progressione sub-acuta o graduale
intorpidimento e debolezza a localizzazione irregolare
perdita di peso
febbre
Quadro clinico
ipertensione
porpora palpabile
debolezza e intorpidimento con pattern di coinvolgimento di multipli singoli grandi nervi (mononeuropatie multiple)
riflessi assenti solo nelle regioni colpite
Esami
studi di conduzione/EMG dei nervi: mononeuropatie multiple assonali, polineuropatia assonale asimmetrica nelle presentazioni più avanzate
biopsia dei nervi: vasculite, perdita assonale
SINDROME DI GUILLAIN BARRE (IN BREVE)
Anamnesi
progressione rapida dei sintomi (nadir spesso raggiunto in 2 settimane);
la sindrome si manifesta spesso 1-3 settimane dopo una malattia respiratoria o gastrointestinale
le parestesie spesso precedono la comparsa della debolezza;
una paralisi ascendente è comune
Quadro clinico
debolezza diffusa (gruppi muscolari prossimali e distali)
riflessi globalmente ridotti o assenti!
il deficit sensoriale può essere lieve
Esami
capacità vitale forzata (FVC) e flusso inspiratorio massimo (MIF): più ridotti
EMG: solitamente demielinizzazione, evidenza di perdita assonale meno comune
puntura lombare (CSF): Liquido cefalorachidiano acellulare
progressione rapida dei sintomi (nadir spesso raggiunto in 2 settimane);
la sindrome si manifesta spesso 1-3 settimane dopo una malattia respiratoria o gastrointestinale
le parestesie spesso precedono la comparsa della debolezza;
una paralisi ascendente è comune
Quadro clinico
debolezza diffusa (gruppi muscolari prossimali e distali)
riflessi globalmente ridotti o assenti!
il deficit sensoriale può essere lieve
Esami
capacità vitale forzata (FVC) e flusso inspiratorio massimo (MIF): più ridotti
EMG: solitamente demielinizzazione, evidenza di perdita assonale meno comune
puntura lombare (CSF): Liquido cefalorachidiano acellulare
3 luglio 2014
ALISKIREN, ACUNE PRECISAZIONI
Aliskiren è un inibitore diretto della renina ed il suo preciso meccanismo d'azione non è ancora noto come anche il suo ruolo nel trattamento dell'ipertensione arteriosa non è ben definito.
Tuttavia, gli studi suggeriscono che l'abbassamento della pressione arteriosa provocato dal farmaco è paragonabile (o forse anche superiore) a quello che determinano gli ACE-inibitori e quindi aliskiren in monoterapia viene considerato sicuro ed efficace
In precedenza ne veniva raccomandato l'uso in combinazione con ACE inibitori o bloccanti del recettore dell'angiotensina II, ma nel dicembre 2011 il produttore consigliò che non dovessero essere prescritti prodotti contenenti aliskiren in associazione con queste due classi di farmaci
Infatti l'effetto di aliskiren (in associazione con ACE inibitori o bloccanti del recettore dell'angiotensina II) in diabetici di tipo 2 ad alto rischio di eventi cardiovascolari e renali, aveva evidenziato un aumento del rischio di ictus non fatale, complicazioni renali, iperpotassiemia, e ipotensione in pazienti che assumevano il farmaco per 18-24 mesi.
La FDA attualmente raccomanda che la combinazione di aliskiren con ACE inibitori o bloccanti del recettore dell'angiotensina II sia controindicata nei pazienti con diabete a causa del rischio di insufficienza renale, ipotensione e iperkaliemia.
Si raccomanda inoltre che questa combinazione di farmaci sia evitata nei pazienti con insufficienza renale da moderata a grave (ad esempio, GFR <60 mL / min).
Tuttavia, gli studi suggeriscono che l'abbassamento della pressione arteriosa provocato dal farmaco è paragonabile (o forse anche superiore) a quello che determinano gli ACE-inibitori e quindi aliskiren in monoterapia viene considerato sicuro ed efficace
In precedenza ne veniva raccomandato l'uso in combinazione con ACE inibitori o bloccanti del recettore dell'angiotensina II, ma nel dicembre 2011 il produttore consigliò che non dovessero essere prescritti prodotti contenenti aliskiren in associazione con queste due classi di farmaci
Infatti l'effetto di aliskiren (in associazione con ACE inibitori o bloccanti del recettore dell'angiotensina II) in diabetici di tipo 2 ad alto rischio di eventi cardiovascolari e renali, aveva evidenziato un aumento del rischio di ictus non fatale, complicazioni renali, iperpotassiemia, e ipotensione in pazienti che assumevano il farmaco per 18-24 mesi.
La FDA attualmente raccomanda che la combinazione di aliskiren con ACE inibitori o bloccanti del recettore dell'angiotensina II sia controindicata nei pazienti con diabete a causa del rischio di insufficienza renale, ipotensione e iperkaliemia.
Si raccomanda inoltre che questa combinazione di farmaci sia evitata nei pazienti con insufficienza renale da moderata a grave (ad esempio, GFR <60 mL / min).
DULOXETINA ED OSTEOARTROSI
Un trattamento da considerare in caso di osteoartrosi è la duloxetina, che inibisce la ricaptazione della serotonina e della noradrenalina.
Una revisione sistematica ha suggerito infatti che duloxetina potrebbe essere efficace nel ridurre il dolore nell'osteoartrosi
La duloxetina è stata efficace nella ridurre il dolore e migliorare la funzione in caso di osteoartrosi del ginocchio sia da sola che aggiunta ai fans
La duloxetina sembra essere efficace e sicura nei pazienti più anziani con osteoartrosi
Le reazioni avverse più comunemente osservate con duloxetina sono state nausea, affaticamento, costipazione, secchezza delle fauci e diminuzione dell'appetito, ed un possibile effetto serotoninergico aumentato se somministrata con tramadolo.
Dosaggio
Duloxetina: 30 mg per via orale una volta al giorno inizialmente, aumentando secondo la risposta, fino ad un massimo di 120 mg al giorno
Una revisione sistematica ha suggerito infatti che duloxetina potrebbe essere efficace nel ridurre il dolore nell'osteoartrosi
La duloxetina è stata efficace nella ridurre il dolore e migliorare la funzione in caso di osteoartrosi del ginocchio sia da sola che aggiunta ai fans
La duloxetina sembra essere efficace e sicura nei pazienti più anziani con osteoartrosi
Le reazioni avverse più comunemente osservate con duloxetina sono state nausea, affaticamento, costipazione, secchezza delle fauci e diminuzione dell'appetito, ed un possibile effetto serotoninergico aumentato se somministrata con tramadolo.
Dosaggio
Duloxetina: 30 mg per via orale una volta al giorno inizialmente, aumentando secondo la risposta, fino ad un massimo di 120 mg al giorno
1 luglio 2014
PICCOLO INTESTINO, POSSIBILI CAUSE DI OSTRUZIONE
Precedente chirurgia addominale
Può causare aderenze intra-addominali che, a loro volta, possono causare l'ostruzione.
Malrotazione
È un'anomalia congenita del neonato che può condurre a volvolo del piccolo intestino, necrosi e morte di questo
Malattia di Crohn
Può determinare la formazione di un flemmone infiammatorio che può ostruire l'intestino.
Ernia
Ernie inguinali, ventrali incisionali, ombelicali e parastomali possono portare a ostruzione intestinale e incarcerazione.
Appendicite
Può portare all'ostruzione dell'intestino a causa della formazione di un flemmone/ascesso infiammatorio
Neoplasie intestinali
Possono causare blocco intestinale con il progredire della malattia, sia per un tumore primitivo che per metastasi.
Intussescenza o invaginazione
Trattasi di uno scivolamento di un tratto dell'intestino dentro un altro tratto dello stesso intestino. Può condurre ad ostruzione intestinale
Volvolo
Inevitabilmente causa ostruzione per perdita totale della pervietà del lume intestinale.
Atresia intestinale
Importante causa di ostruzione intestinale nei neonati; il mancato sviluppo intestinale porta ad un'interruzione della pervietà luminale.
Ingestione di corpo estraneo
Corpi estranei ingeriti possono causare un effetto massa nel lume intestinale ed impedire il passaggio del contenuto intestinale.
30 giugno 2014
COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA (IN BREVE)
È una sindrome acquisita grave caratterizzata dall'attivazione delle vie della coagulazione, con conseguente formazione di trombi intravascolari e deplezione di piastrine e fattori della coagulazione.
Cause
Setticemia specie da Gram- o meningococchi
Qualsiasi causa di shock
Complicanze ostetriche (es. abruptio placentae, ritenzione di feto morto, aborto incompleto, embolia da liquido amniotico)
Emotrasfusioni non compatibili
Neoplasie disseminate e soprattutto:
leucemia acuta (soprattutto promielocitica)
carcinoma della prostata
carcinoma gastrico
Vasculiti
Emangioma gigante
Aneurisma aortico
Morso di serpenti
Traumi gravi o ustioni
Anamnesi
L'anamnesi può includere episodi di epistassi, sanguinamento gengivale, ematuria, oliguria, tosse, dispnea, febbre, delirio e coma.
Quadro clinico
L'esame fisico può rivelare
petecchie, ecchimosi, gangrene
disorientamento mentale
ipotensione
ipossia
sanguinamento gastrointestinale
Diagnosi
La diagnosi si basa sulla presenza di 1 o più delle suddette cause di DIC
più
tests anormali riguardanti la coagulazione quali:
diminuzione della conta piastrinica
aumento del tempo di protrombina
aumento dei prodotti di degradazione della fibrina/D-dimeri
fibrinogeno ridotto
Trattamento
Deve essere aggressivo e rivolto al disordine sottostante, così come deve avvalersi anche di
plasma fresco congelato
concentrati piastrinici
antitrombina III
eparina
fattore ricombinante VII attivato
Complicanze
Le complicanze comprendono:
emorragie pericolose per la vita
innsufficienza renale acuta
gangrena e perdita delle dita
Cause
Setticemia specie da Gram- o meningococchi
Qualsiasi causa di shock
Complicanze ostetriche (es. abruptio placentae, ritenzione di feto morto, aborto incompleto, embolia da liquido amniotico)
Emotrasfusioni non compatibili
Neoplasie disseminate e soprattutto:
leucemia acuta (soprattutto promielocitica)
carcinoma della prostata
carcinoma gastrico
Vasculiti
Emangioma gigante
Aneurisma aortico
Morso di serpenti
Traumi gravi o ustioni
Anamnesi
L'anamnesi può includere episodi di epistassi, sanguinamento gengivale, ematuria, oliguria, tosse, dispnea, febbre, delirio e coma.
Quadro clinico
L'esame fisico può rivelare
petecchie, ecchimosi, gangrene
disorientamento mentale
ipotensione
ipossia
sanguinamento gastrointestinale
Diagnosi
La diagnosi si basa sulla presenza di 1 o più delle suddette cause di DIC
più
tests anormali riguardanti la coagulazione quali:
diminuzione della conta piastrinica
aumento del tempo di protrombina
aumento dei prodotti di degradazione della fibrina/D-dimeri
fibrinogeno ridotto
Trattamento
Deve essere aggressivo e rivolto al disordine sottostante, così come deve avvalersi anche di
plasma fresco congelato
concentrati piastrinici
antitrombina III
eparina
fattore ricombinante VII attivato
Complicanze
Le complicanze comprendono:
emorragie pericolose per la vita
innsufficienza renale acuta
gangrena e perdita delle dita
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