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3 febbraio 2015

LASERTERAPIA, ALCUNE POSSIBILI APPLICAZIONI

Errori di rifrazione
Glaucoma

Rimozione di verruche, condilomi acuminati
Cicatrici da acne
Irsutismo

Iperplasia prostatica benigna
Neoplasia cervicale intraepiteliale, cancro cervicale

4 novembre 2014

LEVOSULPIRIDE

Appartiene alla classe delle benzamidi ( ossia quelle molecola che agiscono sulla dopamina a piu' livelli e di cui fanno parte anche metoclopramide e tiopride) ed ha azione simile ai butirrofenoni (di cui fa parte l'aloperidolo), quindi è un neurolettico, ma con scarso o nullo effetto parkinsonizzante.

Come sappiamo i neurolettici vengono impiegati per la loro azione:
-sedativa
-antipsicotica
-deliriolitica
-antiemetica
-antivertiginosa
-antiallergica


Quindi in definitiva la levosulpiride è un farmaco con effetti sul SNC, ma a dosaggi inferiori puo essere usata anche come procinetico a livello dell'apparato digerente (soprattutto il tratto intestinale alto) e perciò nella dispepsia da svuotamento gastrico rallentato.


A basse dosi infatti presenta un ottimo effetto sulla sindrome dispeptica (che si manifesta con un corteo di sintomi quali anoressia, senso di tensione epigastrica, pirosi, eruttazioni, vomito e nausea, meteorismo, diarrea, stipsi) da ritardato svuotamento gastrico legato:

-sia a fattori organici (gastroparesi diabetica, neoplasie, .)

-sia a fattori cosiddetti funzionali (somatizzazioni viscerali in pazienti con sindrome ansioso-depressiva, effetto di antiblastici)


A dosaggi più elevati la levosulpiride è indicata:

-nel trattamento di stati depressivi endogeni e reattivi

-nel trattamento di disturbi fisici di natura psichica

-nel trattamento della schizofrenia acuta e cronica


Effetti collaterali della sulpiride possono essere:
crisi dislettiche e galattorrea, variazioni della libido
riconducibili ad un effetto reversibile del farmaco sulla funzione dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi.









COME COMBATTERE LA LUDOPATIA? LA SOLUZIONE DALLA TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE

Il settore del gambling ha attualmente un valore di mercato pari e, secondo le proiezioni degli analisti, dovrebbe raggiungere, entro la fine 2015, il bilancio record di 32 miliardi. La stima delle vincite globali previste per il 2015 è invece fissata in base alle previsioni a 28 miliardi.

Dati astronomici che sanciscono la continua crescita del movimento, nonostante i colpi di coda della recessione iniziata nel 2008. Ma con un mercato in continua espansione, cresce parallelamente il rischio relativo alla dipendenza da gioco. La ludopatia o azzardopatia è una patologia che su 23 milioni di giocatori in Italia, di cui 67% uomini e 33% donne -, colpisce quasi l’1% del campione.

Nel dettaglio, sulla base di una infografica su numeri, cause e effetti del gioco d’azzardo, pubblicata da giochidislots.com, la percentuale dei giocatori problematici varia dall’1,2% al 3,7%, mentre quella dei giocatori patologici oscilla tra lo 0,5%-2,2%. Il profilo medio del giocatore d’azzardo patologico italiano è quello di un uomo adulto con stipendio alto, appassionato di tutte le forme di gambling, ma negli ultimi tempi la patologia, ormai riconosciuto a tutti gli effetti dall’Ordine Nazionale dei Psicologi, sta colpendo anche il sesso femminile.

Sono generalmente sei le motivazioni che spingono le persone a giocare d’azzardo:

1. ottenere una scarica d’adrenalina.
2. superare timidezza e isolamento.
3. non pensare ai problemi.
4. combattere noia e solutidine.
5. rilassarsi dopo una giornata stressante
6. risolvere problemi economici.

Quali sono i sintomi comuni? Al primo posto la necessità di giocare in segreto, poi la difficoltà nel controllare il tempo trascorso giocando, il desiderio di giocare anche quando non si ha denaro disponibile e, infine, non dare ascolto ai familiari preoccupati dello strano comportamento.
Ma negli ultimi anni sono stati fatti passi da giganti grazie ad un impegno comune tra operatori, tema di psicologi qualificati e istituzioni.

La terapia da adottare è senza dubbio quella cognitivo-comportamentale che consiste nel cambiare gradualmente il nostro stile di vita e fare scelte più sane.

Quattro sono le regole fondamentali da seguire:

1. E' un gioco: non frequentare i luoghi di tentazione e i tentatori comunicando che si ha un problema col gioco.
2. Decisione: se nasce l'esigenza di giocare allontanare l'idea chiamando un amico o fare qualcos'altro.
3. Tempo: non si gioca se non si ha tempo per farlo. Crearsi degli interessi come gite e relax in famiglia.
4. Soldi: lasciare che qualcun'altro si occupi del denaro e delle proprie carte di credito.

11 ottobre 2014

LIRAGLUTIDE

Il liraglutide è un analogo del peptide-1simil-glucagone (GLP-1) a lunga durata d'azione.

Il GLP-1 è un ormone endogeno che potenzia la secrezione insulinica glucosio-dipendente da parte delle beta cellule del pancreas


Meccanismo d'azione
Il liraglutide mima l’effetto del GLP-1, ma ha una durata di azione notevolmente più lunga rispetto ad esso


Via di somministrazioneViene somministrato, tramite iniezione sottocutanea, una volta al giorno (a differenza dell'exenatide che richiede 2 somministrazioni).


Dosaggio
inizialmente 0.6 mg. sottocute una volta al di aumentando fino ad 1.2 mg dopo 1 settimana se non si sono verificate reazioni avverse. La dose può essere aumentata fino ad 1.8 mg. se necessario

Durata d'azione: 24 ore

Riduce i i livelli di HbA1c dell'1% circa

Determina (come l'exenatide) una modesta riduzione ponderale (meno del 5% del peso corporeo) probabilmente perchè presentando un più basso rischio di ipoglicemia (rispetto per es. solfaniluree) promuove una certa perdita di peso.


Effetti collaterali
Come con exenatide, liraglutide causa spesso effetti indesiderati gastrointestinali (in particolare nausea, vomito e diarrea) ed è stata associata a pancreatite
È controindicata in pazienti con gastroparesi.

Mancano dati di morbi-mortalità nel medio-lungo periodo.

Poichè nei ratti può causare carcinoma midollare della tiroide, il farmaco non deve essere usato in pazienti con anamnesi personale o familiare di carcinoma midollare della tiroide o di neoplasia endocrina multipla tipo 2


Come l'exenatide andrebbe presa in considerazione:
-quando gli ipoglicemizzanti orali convenzionali non abbiano prodotto un controllo glicemico soddisfacente
-quando l'aumento del peso associato all'insulina, che rappresenta la terapia elettiva in questa situazione, sia da evitare in modo assoluto.


Limitata l'esperienza in caso di insufficienza renale, ma, non è raccomandata in tal caso una variazione della dose.

12 maggio 2014

LINGUA, LESIONI BENIGNE

La lingua fissurata è una variante normale dell'aspetto della lingua, ma può essere osservata in associazione con la sindrome di Down e con la lingua a carta geografica.
Non è solitamente necessario alcun trattamento
Raramente la lingua fissurata può essere una componente della sindrome di Melkersson-Rosenthal.


La lingua pelosa è dovuto a ritenzione di cheratina sulle punte delle papille filiformi della lingua a livello della linea mediana dorsale, spesso a causa di fumo, caffè o tè o di scarsa igiene orale.
Migliorando l'igiene orale, sospendendo il fumo e utilizzando uno spazzolino sulla lingua aiuta nella gestione della lingua pelosa.


La lingua a carta geografica si manifesta con ben demarcate aree rosse sulla regione dorsale e laterale della lingua delimitate da bordi smerlati bianchi.
L'eziologia della lingua geografica è sconosciuta e non è in genere necessario alcun trattamento

26 marzo 2014

LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO, COMPLICANZE NEUROPSICHIATRICHE

Generalizzate
Sindrome cerebrale organica
psicosi (6%), delirio o marcata instabilità emotiva.
La differenziazione tra psicosi indotta da SLE o steroide-indotta è utile solo per motivi clinici.

Le infezioni sono molto comuni e si manifestano frequentemente con sensorio alterato.

Disturbi dell'umore:
depressione (44%), disturbo d'ansia (13%), cambiamento di personalità

Deterioramento cognitivo (42% – 80%): varia da danno subclinico alla demenza grave

Cefalea (40% –54%): può essere emicranica o non emicranica, spesso insensibile ai narcotici

Corea: rara, clinicamente simile alla Corea di Sydenham, solitamente si presenta abbastanza precocemente nel corso della malattia; può essere associata ad anticorpi antifosfolipidi.

Retinopatia: solitamente secondaria a vasculite, si accompagna alle turbe del SNC

Vasculopatia: disturbo cronico, con occlusione dei piccoli vasi e deterioramento cognitivo, secondaria a deposito cronico di immuno-complessi

Vasculite del SNC: rara causa di ictus

Meningite asettica: rara

Miastenia gravis: rara


Focali
Convulsioni(9% – 40%): solitamente secondarie ad ischemia focale, ma si devono considerare anche le eziologie infettive e metaboliche

Neuropatia periferica (16% - 28%): polineuropatie sensoriali, motorie e miste, o mononeurite simplex/multiplex (poliradicoloneuropatie vasculitiche assonali).

Plessopatia, sindrome di Guillain-Barré, disturbi autonomici e mielite trasversa sono anche possibili

Neuropatia cranica (6%): perdita visiva, paralisi facciale, nevralgia del trigemino, tinnito, vertigini

Ictus (15%)
Siringomielia
Un ictus può essere dovuto alle complicanze dovute ai danni della terapia
Da occlusione arteriosa o venosa: in seguito ad emboli cardiaci, anticorpi antifosfolipidi
Emorragici: spesso secondaria a ipertensione o trombocitopenia

Disturbi visivi: cecità monoculare transitoria (6%), emicrania (10%)

Mielopatia: a causa di mielite trasversa, infarto del midollo spinale o ematoma subdurale-epidurale

Sindrome demielinizzante focale: simile alla sclerosi multipla, ma spesso con evidenze sierologiche e cliniche per la sindrome da anticorpi antifosfolipidi

20 marzo 2014

LITIO, TOSSICITÀ


Si verifica quando il livello sierico di litio supera i 2 mEq/L
Una perdita di sodio causata da diarrea, diuretici, traspirazione determina un aumento della concentrazione di litio
La tossicità è piû grave negli anziani


Quadro clinico
Diarrea, vomito
Tremori, debolezza marcata, stato confusionale
Disartria, atassia, vertigine, coreoatetosi, iperreflessia
Mioclono, convulsioni, opistotono, coma


Diagnosi
gli elevati livelli sierici di litio confermano la diagnosi


Trattamento
induci emesi e provvedi a gastrolusi in caso di ingestione massiva o livelli superiori a 2.5 mEq/L

provvedi a provocare diuresi osmotica o salina nei pazienti con normale funzione renale

alcalinizza le urine mediante bicarbonato di sodio o acetazolamide

13 marzo 2014

LIPIDI, VALORI NORMALI ED ANORMALI

Colesterolo
ideale <200 alto="" borderline="200-239" dl="" mg=""> 240


Trigliceridi
normali <150 borderline="150-199" dl="" elevati="" mg="" molto=""> 500


Omocisteina
normale = 5-15 micromol / L
moderatamente elevata = 16-30
valore intermedio = 31-100
gravemente elevato > 100


Lipoproteine ​​ad alta densità (HDL)
normale (uomini) = 40-50mg/dL
normale (donne) = 50-60mg/dL
auspicabile> 60 mg / dL


Lipoproteine ​​a bassa densità ( LDL)
ottimale <100 borderline="130-159" dl="" elevato="" mg="" molto="" ottimale="100-129" quasi=""> 190

23 gennaio 2014

LYRICA

Principio attivo
pregabalin

disponibile nelle seguenti formulazioni
25, 50, 75, 100, 150, 200, 225, 300  mg

Meccanismo d'azione
il pregabalin, è simile nella struttura al neurotrasmettitore  acido gamma-amino butirrico (GABA), ma con effetti biologici molto diversi
esso si lega ai canali del calcio voltaggio-dipendenti diminuendo l'attività di numerosi neurotrasmettitori come glutammato, noradrenalina, sostanza P che intervengono nel dolore, nell'epilessia e nell'ansia

Indicazioni
nel dolore neuropatico periferico, per esempio in pazienti diabetici o con herpes zoster
nel dolore neuropatico centrale, per esempio da lesioni del midollo spinale
nell' epilessia (come terapia aggiuntiva alla terapia in corso nei pazienti con attacchi epilettici parziali che non possono essere controllati con la terapia in corso)
nel disturbo d'ansia generalizzato (ansia o nervosismo cronici per questioni legate alla vita quotidiana)

Dosaggio
dose iniziale raccomandata 150 mg al giorno, suddivisa in due o tre dosi.
le dosi possono essere aumentate finché si raggiunge la dose più efficace
la dose massima giornaliera è di 600 mg al giorno
la sospensione del trattamento deve avvenire in modo graduale, nell'arco di almeno una settimana.

riduci la dose in caso di insufficienza renale


Effetti collaterali più comuni
vertigini e sonnolenza

15 marzo 2013

LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO, DIAGNOSI IN BREVE

Quadro clinico
Fotosensibilità
Eruzione malare: macchia a farfalla sul viso
Ulcere aftose orali
Sierositi: pleuriti, pericarditi
Artriti: a livello di mano, polso, ginocchio 
Malattia renale (per cui e' presente proteinuria)
Coinvolgimento neurologico: psicosi, convulsioni

Diagnosi di laboratorio
Aumento della VES
Emocromo: tutti i valori sono ridotti per cui e' presente: anemia solitamente emolitica, leucopenia, trombocitopenia
Immunologia: positivita' di ANA, anti-ds DNA, anti-smith, anti-Ro, anti-La

20 febbraio 2013

LH, FSH: QUALI SONO LE LORO FUNZIONI NEL MASCHIO

LH: stimola le cellule di Leydig a produrre testosterone

FSH: stimola la spermatogenesi 

8 luglio 2012

LITCHI, FRUTTO DEL

Il frutto del litchi e' ricco di fibre alimentarie e di vitamina C, che aiuta a sviluppare una resistenza dell'organismo contro gli agenti infettivi e neutralizza i radicali liberi nocivi che possiedono caratteristiche pro-infiammatorie.

E 'una buona fonte di vitamine del complesso B come la tiamina, la niacina ed i folati. Queste vitamine, come sappiamo, sono essenziali in quanto funzionano agendo come co-fattori per aiutare l'organiamo a metabolizzare i carboidrati, le proteine ​​ed i grassi. E 'anche ricco di minerali come il potassio ed il rame.

10 giugno 2012

LHERMITTE, SEGNO DI

E' un sintomo che si riscontra in pazienti con sclerosi multipla
La paziente riferisce una sensazione simile ad uno shock elettrico che dalla schiena si sposta verso gli arti inferiori allorquando ella flette in avanti il collo

21 maggio 2012

LEVOTIROXINA, EFFETTI COLLATERALI

alopecia
amenorrea
angina
anoressia
fibrillazione atriale
diaforesi
diarrea
febbre
cefalea
insufficienza cardiaca
intolleranza al caldo
ipertiroidismo
insonnia
irritabilita'
irregolarita' mestruali
nausea, vomito
palpitazioni
tachicardia sinusale
tremore
calo ponderale

18 maggio 2012

LIBIDO ECCESSIVA NELLA DONNA, CAUSE

Costituzionali

Psicologiche:
ninfomania
fase maniacale di una psicosi maniaco-depressiva
menopausa

Ormonali:
puberta' precoce
sindrome adrenogenitale
malattia dell'ovaio policistico
terapia con androgeni

Infezioni:
tubercolosi

Farmaci:
alcool in piccole dosi

LIBIDO ECCESSIVA NELL'UOMO, CAUSE

Costituzionali

Psicologiche:
psicopatie
stupratori

Ormonali:
puberta' precoce
sindrome adrenogenitale

Infezioni:
tubercolosi

Farmaci:
alcool in piccole dosi

11 maggio 2012

LIBIDO FEMMINILE

La libido femminile presenta un picco durante il periodo dell'ovulazione.

11 aprile 2012

LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO, PROGNOSI

La sopravvivenza attuale e' del 90% a 5 anni e del 70% a 20 anni

La mortalita' e di 3 volte superiore rispetto alla popolazione generale


Fra le cause di morte:

Malattia attiva cioe' vasculite che causa
malattia del SNC
emorragia polmonare

Danni conseguenti a malattia in precedenza attiva

Farmaci
es. infezioni dovute ad immunosoppressori

Malattia coronarica associata

8 aprile 2012

LIBIDO, CAUSE DI ECCESSIVA

Un'eccessiva libido puo' verificarsi:

In caso di fase maniacale nella psicosi maniaco-depressiva

In caso di puberta' precoce

In caso di iperplasia surrenalica congenita non trattata

In caso di sindrome dell'ovaio policistico nella donna

In caso di menopausa

In caso di TBC cronica

In caso di assunzione di alcool in piccole dosi

In caso si sospenda l'assunzione di oppiacei o bezodiazepine

30 marzo 2012

LINFOMI NON HODGKIN, ALCUNE PRECISAZIONI

I pazienti con linfomi a basso grado di malignita' nonostante presentino una buona sopravvivenza (6-10 anni) raramente possono guarire con il trattamento, per cui essi decedono a causa del linfoma stesso

I pazienti con linfomi ad alto grado di malignita' possono guarire se trattati con una chemioterapia aggressiva
Una remissione completa si puo' verificare nel 35-50% dei pazienti con linfomi a grado intermedio ed ad alto grado di malignita'

I fattori prognostici includono:
-sottotipo istologico
-eta'
-dimensioni della massa neoplastica