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25 novembre 2021

ARNI nello scompenso cardiaco


 Una nuova classe di farmaci chiamati ARNI(Angiotensin Receptor Neprilysin Inhibitor) é costituita dall'associazione di una combinazione fissa divalsartan, un inibitore dei recettori dell'angiotensina (ARB) e sacubitril, inibitore della neprilisina, cheagiscono in modo complementare.


La combinazione di valsartan-sacubitril (Entresto) è stata valutata per sicurezza ed efficacia ed è considerata superiore agli Ace inibitori nel migliorare sia la mortalità cardiovascolare che la mortalitá per tutte le altre cause, riducendo al contempo le ospedalizzazioni per scompenso cardiaco. 


Il sacubitril, come gli ACE inibitori, può precipitare l'angioedema, e quindi la combinazione di un ACE con sacubitril-valsartan è controindicata; quindi, l'ACE inibitore deve essere interrotto quando un ARNI è iniziato. 


Devono trascorrere almeno 36 ore tra l’ ultima dose di ACEInibitori e la prima dose di ARNI per evitare l’ aumento del rischio di angioedema inerente all’ uso simultaneo di ACEI e ARNI. 


Poiché sia il sacubitril che il valsartan hanno proprietà vasodilatatorie, la combinazione può precipitare l'ipotensione. 


La dose del diuretico può essere ridotta in risposta all’ ipotensione. 


La dose iniziale di sacubitril-valsartan è di 24/26 mg due volte al giorno, e si raccomanda di aumentare la dose ogni 2-4 settimane fino a 49/51 mg due volte al giorno, e infine fino alla dose massima di 97/103 mg due volte al giorno. 


La valutazione della funzionalità renale e del potassio è appropriata da 1 a 2 settimane dopo l’ inizio e l’ aumento della titolazione dell’ ARNI. 


Sia la tosse che l’ angioedema possono essere osservati con l’ uso di ARNI. 


L’ inizio della terapia è indicato nei pazienti che hanno avuto una dose stabile di ACEI o ARB per almeno 4 settimane con una LVEF da ≤ 35% a 40% e sintomi di classe II o III di NYHA.