Chirurgia del ginocchio, l'evoluzione e i vantaggi della moderna artroscopia

Anche se viene comunemente considerata una tecnica recente, l’artroscopia è un intervento di chirurgia del ginocchio che risale agli inizi del secolo scorso. Molto si deve al lavoro prima del danese Severin Nordentoft (1912), considerato all’unanimità l’inventore di questa tecnica, poi dello svizzero Eugen Bircher e del giapponese Masaki Watanabe, questi ultimi riconosciuti come i padri dell’artroscopia interventistica, cioè i primi chirurghi a concepirla come operazione di chirurgia del ginocchio e non solo come esame endoscopico.

Quanta strada ha fatto questa tecnica negli ultimi anni? Tanta, tantissima, grazie soprattutto al continuo sviluppo tecnologico, che passo dopo passo ha permesso di ridurre progressivamente l’invasività della chirurgia. Basti pensare che oggi la maggior parte dei pazienti operati può tornare a camminare poche ore dopo l’intervento, recuperando nel giro di qualche settimana la piena operatività dell’arto.


Foto da noene-italia.com

Il ginocchio è l’articolazione che meglio si presta all’indagine artroscopica. Il perfezionamento della tecnica e della manualità chirurgica, in aggiunta alla disponibilità di una tecnologia sempre più sofisticata, permette oggi di eseguire interventi di chirurgia del ginocchio quali biopsie sinoviali e osteocartilaginee, meniscectomia mediale e laterale, rimozione di corpi liberi e ricostruzioni legamentose impensabili fino a qualche anno fa.

Ancora oggi l’artroscopia è utilizzata per ispezionare l’interno dell’articolazione del ginocchio; molte patologie che colpiscono il menisco, infatti, non sono visibili tramite i raggi X e sono pertanto difficili da diagnosticare. Ma è divenuta routine anche in chirurgia grazie a tanti vantaggi come:

1. trattamento della lesione tramite conservazione del menisco, senza rischio di infezioni e perdite di sangue
2. intervento che dura in media una trentina di minuti e può essere fatto in day-hospital
3. cicatrizzazione post-intervento pressoché inesistente
4. rapido periodo di recupero

Come si esegue un’artroscopia al ginocchio? Stiamo parlando di un intervento mini-invasivo che non richiede di aprire l’articolazione del ginocchio. Si opera tramite due piccole incisioni: nella prima viene inserita la sonda endoscopica, una mini-telecamera che permette di visualizzare la situazione generale in cui riversa il ginocchio, registrando la posizione e la dimensione della lesione meniscale, la salute dei legamenti e della cartilagine; nella seconda è inserito un bisturi a radiofrequenze per riparare la zona lesionata.

I migliori centri specializzati nella chirurgia del ginocchio operano con le moderne tecniche di artroscopia su lesioni legamentose e cartilaginee, infiammazioni della membrana sinoviale, malallineamenti e instabilità della rotula. L’approccio è quello di impattare il meno possibile sul fisico del paziente, sacrificando solo le parti irrecuperabili o sostituendole con protesi meniscali.
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