Vitamina D, informazioni utili

Altri nomi
Forma attiva: 1, 25 dihydroxycholecalciferol, diidrossi vitamina D
Calcitriolo


Farmacologia
Fonti normali sono la luce solare, la dieta, gli integratori alimentari

Il fegato produce 7-deidrocolesterolo (7-DHC) dal colesterolo

La luce solare converte 7-DHC (nella pelle) a colecalciferolo (vitamina D3)

25OH-D3 è il principale metabolita circolante di Vit d


Funzioni della vit. D
Determina un normale assorbimento di calcio e fosforo attraverso l'intestino

Provvede alla normale formazione ed al normale mantenimento dell'osso (promuove cioé la funzione osteoblastica)

Stimola la ritenzione di calcio da parte dei reni

Normalmente ha un rapporto reciproco con i livelli di paratormone del siero (PTH)

Insieme con il calcio previene l'iperparatiroidismo secondario e l'osteopenia dovuti ad un alto PTH



Carenza precoce: rachitismo

Una carenza precoce nel primo periodo della vita prima della chiusura della placca epifisaria (o placca di accrescimento) conduce al rachitismo

Il calcio basso a livello della placca di accrescimento provoca l'iperplasia della cartilagine con conseguente placca epifisaria larga

Di solito la carenza é causata da carenza di sostanze nutritive, soprattutto vitamina d o meno comunemente, calcio

Può essere dovuta a disturbi dell'intestino, pancreas, fegato, reni o del metabolismo

Può anche contribuire la carenza di ferro e/o l'assorbimento del ferro nell'intestino

Effetti della carenza

Si verificherá bassa statura e ossa deboli e deformi



Carenza in etá adulta: determina osteomalacia

La carenza che si verifica dopo la chiusura del piatto epifisario si chiama osteomalacia

Le ossa diverranno molli e deboli con un rischio molto aumentato per fratture complicate

I soggetti con scarsa esposizione alla luce solare sono ad aumentato rischio di carenza

Con tale deficit si verifica anche disfunzione del sistema immunitario



Deficit cronico: osteoporosi

L'osteoporosi aumenta con l'invecchiamento normale, in particolare nelle donne che non assumono integratori di Vit d

Livelli sierici di 25OH-D3 < 26ng/ml sonoassociati ad aumentato rischio di frattura

Supplementi con Vit d sono associati al 20-30% di riduzione del rischio di fratture

Integratori di vit. D possono anche ridurre le cadute aumentando la forza muscolare

Gli integratori di Vit D riducono la mortalità in adulti e anziani: 400 IU/d per adulti tra 50-70 anni, 600 IU/d per soggetti con etá superiore a70 anni



Eccesso di vit. D

Il problema principale è l'ipercalcemia ed una possibile iperfosfatemia

Un'assunzione di più di 4-5 volte la dose raccomandata può portare a sintomi quali

Ipercalciuria e calcolosi renale, così come osteoporosi



Dosi attualmente raccomandate

Uomini e donne di età tra 51-70: 10 µ g o 400 IU/giorno

Post-menopausa donne: 700-800 IU/day (~ 20 µ g/d)/giorno di Vit d (con calcio)

Uomini e donne di età > 70: 600 IU/giorno


La maggior parte delle persone non necessita di integratori per mantenere adeguati livelli di vit. D



Alimenti ricchi di Vit D

Il latte attuajmente viene supportato con Vit d per assicurare un'adeguata assunzione nei bambini

Gli adulti con una dieta normale non richiedono generalmente ulteriori supplementi di Vit D

Quelli senza buona esposizione alla luce solare dovrebbero assumere uova e bere latte


Usi terapeutici

Dosi elevate dovranno essere fornite in caso di ipoparatiroidismo per migliorare il metabolismo del calcio


Ricorda che il calcitriolo é necessario in caso di insufficienza renale cronica



La vitamina D > 700 IU/die + calcio riduce le fratture e migliora la densità ossea



Vitamina d e pazienti ricoverati in ospedale

Bassi livelli di vitamina d sono stati riscontrati nel > 50% dei pazienti ricoverati

Una grave carenza di 25-idrossivitamina d è stata riscontrata in ~ 20% di pazienti medici



La carenza di vitamina d è un fattore di rischio per osteopenia e fratture ossee

Una supplementazione giornaliera con 800 UI di vitamina D potrebbe non essere sufficiente per riportare i livelli di vitamina D nel siero alla normalitá




Fattori di rischio per bassi livelli di vitamina D:

inadeguata assunzione di vitamina D

stagione invernale o paesi nordici (ridotta esposizione alla luce ultravioletta)

soggetti non autosufficienti


Adeguate quantitá di Vit D e calcio mantengono il PTH nel range normale














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