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15 agosto 2016

BETABLOCCANTI

Meccanismo d'azione:
i beta-bloccanti diminuiscono gli effetti delle catecolamine in circolo bloccando i recettori beta-adrenergici
vasodilatazione
riduzione dell'afterload ventricolare
bradicardia
diminuzione della contrattilità
diminuzione del consumo di ossigeno cardiaco
riduzione dell'irritabilità ventricolare


Indicazioni:
angina instabile/infarto miocardico non ST per controllare l'ischemia e prevenire un infarto acuto.
infarto del miocardio, per ridurre l'ischemia postinfartuale, limitare le dimensioni dell'infarto, ridurre le aritmia, controllare l'ipertensione, alleviare il dolore, ridurre la mortalità.
per ridurre l'incidenza della fibrillazione atriale dopo chirurgia cardiaca.
somministrati prima della chirurgia non cardiaca per ridurre l'incidenza di infarto miocardico.
nelle malattie cardiache croniche per controllare l'ischemia, impedire l'infarto e migliorare la sopravvivenza.
per trattare La tachicardia parossistica sopraventricolare, fibrillazione atriale/flutter, stress indotto da contrazioni ventricolari premature
nell'ipertensione
nell'insufficienza cardiaca stabile
nella dissezione aortica
nella cardiomiopatia ipertrofica
nell'ipertiroidismo
nella cefalea, emicrania 

Ricorda:
I beta-bloccanti cardioselettivi (metoprololo e atenololo) bloccano i recettori β1 del cuore e quindi diminuiscono la frequenza cardiaca, la contrattilità, il volume sistolico. I beta-bloccanti cardioselettivi vengono utilizzati in caso di ipertensione, insufficienza cardiaca, angina, infarto del miocardio.
I beta-bloccanti cardioselettivi non bloccano entrambi β1 (cuore) e β2 (polmoni e vascolare).

I beta-bloccanti non selettivi sono usati per trattare l'ipertensione, l'angina, certe aritmie


Effetti negativi dei beta-bloccanti:
ipotensione
broncospasmo
depressione del miocardio
blocco cardiaco
affaticamento
bradicardia
depressione
disfunzione erettile
Gli effetti negativi sono rafforzati dai calcio-antagonisti, dagli antiaritmici


Controindicazioni dei beta-bloccanti:
asma
insufficienza cardiaca classe IV NYHAinsufficienza cardiaca di classe III instabile
frequenza cardiaca < 60, pressione sanguigna sistolica < 100 del cuore
blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado
shock cardiogeno
sindrome del seno malato
angina di Prinzmetal
malattia vascolare periferica