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7 settembre 2014

ICTUS  EMORRAGICO, ALCUNE INDICAZIONI GENERALI

Innanzitutto:
valutazione in Unità di cura neurochirurgica e neurocritica

Le strutture devono avere una disponibilità di consulenza neurochirurgica in emergenza  24 ore su 24 a causa dellla potenziale necessità di intervento chirurgico. 

La maggior parte dei pazienti comunque sono spesso ammessi in Unità di terapia intensiva a causa della frequente necessità di intubazione tracheale o monitoraggio invasivo della pressione intracranica o della pressione arteriosa

Per precisare
Ammissione quindi all'Unità di terapia intensiva di neuroscienze o ad una Stroke Unit

Le Stroke Unit, sono delle unità specializzate nella diagnosi e nella terapia tempestiva dei pazienti con ictus.
Esse possano assicurare una riduzione sensibile della mortalità in caso di ictus.

Le Unità di terapia intensiva di neuroscienze e le Stroke Unit sono infatti provviste di team multi-disciplinari di cui fanno parte medici, personale infermieristico e consulenti di riabilitazione.

Tali Unità producono i risultati migliori perchè provvedono alle migliori cure di supporto, evitano le complicanze come le infezioni e le trombosi venose profonde e provvedono ad una terapia di riabilitazione precoce

Le Strok Unit studiano in prevalenza pazienti con ictus ischemico, ma è ragionevole dedurre che anche i pazienti con ictus emorragico ricevano un beneficio.

Protezione delle vie respiratorie
Per pazienti che si presentano con livello depresso della coscienza, è consigliato l'intubazione per proteggere le vie respiratorie.

Precauzioni per evitare l'aspirazione
Un danno alla deglutizione è comune nell'ictus ed è associato ad un aumentato rischio di polmonite ab ingestis. 
Le linee guida prevedono l'utilizzo di un test della deglutizione  prima che il paziente mangi o beva
Un approccio ragionevole è quello di sospendere l'assunzione di cibo per via orale, se c'è tosse o una voce rauca o gorgogliante dopo aver bevuto  una tazzina di acqua. 

I pazienti che non possono nutrirsi  per via orale sono idratati con liquidi isotonici (per diminuire il rischio di edema cerebrale) e possono ricevere un'alimentazione enterale mediante tubo nasogastrico o mediante tubo attraverso gastrotomia percutanea.