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26 aprile 2014
MALATTIE TROMBOTICHE ED EMORRAGICHE, ALCUNI PUNTI CHIAVE PER LA DIAGNOSI
Una corretta interpretazione dei test di screening quali1)tempo di protrombina
2)tempo di tromboplastina parziale attivato
3)conta piastrinica
è di solito sufficiente
sia per determinare se un paziente ha un disturbo della coagulazione
sia per diagnosticare tale disturbo
Un tempo di protrombina normale significa che:
il paziente non ha malattie epatiche come causa del sanguinamento
Un tempo di sanguinamento normale significa che:
le anomalie emostatiche associate ad uremia non sono la causa del sanguinamento
La maggior parte delle cause di sanguinamento anormale sono acquisite e possono essere causate da:
-sepsi
-scarso introito di vitamina K
-trombocitopenia indotta da farmaci
-somministrazione di antibiotici nella terapia intensiva
-anticoagulanti
-insufficienza epatica e renale
Gli emoderivati devono essere utilizzati con cautela in pazienti con risultati laboratoristici anormali
Se il paziente non sta sanguinando, o sta sanguinando e presenta anomalie di laboratorio lievi, la trasfusione di plasma fresco congelato o di piastrine o entrambi potrebbe non essere indicata
Un'anamnesi attenta che ricerchi l'uso di farmaci che possono causare sanguinamenti è fondamentale nella valutazione di trombocitopenia in pazienti ospedalizzati.
Un'ipercoagulabilità nei pazienti ricoverati può derivare:
1)dalla presenza di una malattia sottostante, soprattutto un cancro, o
2)dalla presenza di cateteri per accesso venoso centrale.
La trombofilia causata dalla terapia eparinica o da malattie trombotiche è rara, ma costituisce un'emergenza medica e richiede la consultazione di uno specialista in coagulazione.