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23 aprile 2014

INIBITORI DELLA 5-FOSFODIESTERASI, COME FUNZIONANO

Il monossido d’azoto (NO) è il mediatore endogeno che svolge un ruolo essenziale nel controllo della vasodilatazione: esso si forma nell’endotelio dei vasi e diffonde verso le cellule della muscolatura liscia, determinandone il rilassamento.

Erezione del pene e fosfodiesterasi
In seguito a uno stimolo sessuale (fisico o psichico) si produce monossido d'azoto che viene rilasciato dalle terminazioni nervose non-colinergiche, non-adrenergiche e dalle cellule endoteliali del pene.

Il monossido d'azoto si diffonde nelle cellule della muscolatura liscia e si lega allo ione ferro.
Tale legame stimola la produzione del guanosinmonofosfato ciclico (cGMP) che, a sua volta, stimola la proteinchinasi G; questa determina la fosforilazione delle proteine che hanno il compito di impedire l’entrata del calcio nella cellula del muscolo liscio.

La riduzione del calcio produce un rilassamento muscolare e quindi una dilatazione delle arterie del pene con aumento del flusso di sangue a livello dei corpi cavernosi, e conseguente erezione.

L’erezione termina quando l’enzima fosfodiesterasi idrolizza il cGMP

Esistono diverse isoforme di fosfodiesterasi. Nel pene la fosfodiesterasi di tipo 5 riveste un ruolo predominante

Da questo ne deriva che alcune forme di impotenza possono essere trattate aumentando il tempo d’azione del cGMP attraverso l’inibizione della fosfodiesterasi di tipo 5.

Il sildenafil è stato il primo inibitore della fosfodiesterasi di tipo 5
Altri inibitori della 5-fosfodiesterasi sono il tadalafil e il vardenafil.

Il meccanismo d’azione è simile in tutte e tre le suddette molecole, ma l'effetto del tadalafil è più rapido e si prolunga fino a 36 ore, il vardenafil è il più potente e la selettività nei confronti della 5-fosfodiesterasi è maggiore nel tadalafil e nel vardenafil



Inibizione della 5-fosfodiesterasi ed ipertensione polmonare
L’inibizione della 5-fosfodiesterasi può essere sfruttata nei pazienti che soffrono di ipertensione polmonare
Questi farmaci determinano una vasodilatazione con meccanismo del tutto simile a quello descritto per il pene.