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28 novembre 2012
ACIDO CIANIDRICO E FUMI D'INCENDIO
L’esposizione a fumi d’incendio in spazi chiusi rappresenta un rischio d’intossicazione da ossido di carbonio soprattutto, ma anche da acido cianidricoSi puo' riscontrare nelle combustioni incomplete (cioe' con scarsità di ossigeno) della lana, della seta, delle resine acriliche, uretaniche e poliammidiche
L’acido cianidrico, infatti, viene prodotto dalla combustione incompleta di fibre naturali (come il legno e la seta) e di polimeri sintetici (poliuretano, nylon, etc.) largamente utilizzati come isolanti, nelle imbottiture, in tappeti, mobili e materiali da costruzione.
L’intossicazione da CN è un’importante causa di morte negli incendi e, quando non letale, puo' essere causa di permanente disabilità neurologica
Bisogna sempre sospettare l’avvelenamento da cianuro in un un paziente vittima di un incendio soprattutto se si riscontra fuliggine nella bocca e intorno al naso, insieme ad un livello di coscienza alterato
I sintomi dell'intossicazione lieve da cianuro sono:
cefalea, vertigini, nausea, vomito
L'intossicazione grave causa invece:
dispnea, coma, convulsioni
tachi- o bradi-aritmie
ipotensione
acidosi metabolica con aumento dei lattati
diminuita estrazione artero-venosa di ossigeno
shock e morte in pochi minuti dopo l'inalazione.
Dal punto di vista diagnostico un’intossicazione mista CO-CN puo' essere avvalorata da:
determinazione della COHb
presenza di elevati livelli di lattati
iperossigenazione del sangue venoso per mancato utilizzo tissutale di ossigeno
presenza di cianuro nel sangue
E’ probabile che un’immediata somministrazione di idrossicobalamina (OHCob) puo' essere utile nel contrastare gli effetti dell'acido cianidrico che si sviluppa negli incendi
L'intossicazione da ac. cianidrico va sempre sospettata per soggetti esposti a incendi in ambienti chiusi.