PROSTATICO, CARCINOMA

E' una neoplasia comune
La sua frequenza é proporzionale all'età
Ma molti pazienti non decedono per la neoplasia
Si ritiene che fattori ormonali giochino un ruolo importante nell'eziologia. Infatti e’ raro nei pazienti eunuchi e con sindrome di Klinefelter
Il rischio aumenta nei paz. con anamnesi familiare positiva

Spesso si presenta come malattia metastatica

Istologicamente é quasi invariabimente un adenocarcinoma

La diffusione si verifica direttamente attraverso la capsula alle vescichette seminali, uretra prostatica, vescica, retto, oppure verso i linfonodi regionali, oppure per via ematica alle ossa ed ai polmoni


Quadro clinico ed esame fisico
Molti casi di cancro della prostata sono clinicamente silenti
Occasionalmente e all'inizio il quadro clinico é di tipo ostruttivo e cioé é simile a quello dell'ipertrofia prostatica (con nicturia, pollachiuria, tenesmo, riduzione del mitto, dolore sacrale), ma in alcuni casi può essere asintomatico
In seguito si manifestano ematuria macroscopica e ritenzione urinaria

Negli stadi avanzati la sintomatologia é riferibile alla malattia metastatica con:
1)dolori ossei (metastasi ossee) ed
2)edema degli arti inferiori (segno di interessamento neoplastico linfatico o genericamente retroperitoneale e del trigono vescicale)

L'esplorazione rettale evidenzia la presenza di un'area indurita o di un vero e proprio nodulo duro, di dimensioni varie a margini non ben definiti, nella parte posteriore della prostata oppure l'interessamento di un lobo o dell'intera prostata che appare dura, pietrosa ed irregolare (consistenza lapidea). L'esplorazione può indurre emospermia. Metastatizza alle ossa, all'encefalo, ai polmoni come già detto.


Laboratorio
Un PSA (antigene prostatico specifico) >10 mcg é patonomonico per cr. prostatico
Il rapporto tra PSA totale e PSA libero (free PSA) e' un altro test utile per la diagnosi e nel follow-up post-operatorio se <> 20 e' indice di patologia benigna
Aumentata anche la fosfatasi acida prostatica nel carcinoma in fase avanzata
Aumentata la fosfatasi alcalina in caso di metastasi ossee


Esami strumentali
Ecografia transrettale: evidenzia il cr. come un'area ipoecogena periferica, ma può dare falsi positivi
Anche un'ecografia renale é utile per evidenziare una dilatazione delle vie urinarie
TAC addomino-pelvica evidenzia l'invasione locale e l'aumento di volume di linfonodi
Scintigrafia ossea identifica le metastasi precocementeLa biopsia conferma la diagnosi tramite l'esame istologico ed é essenziale prima del trattamento
All'Rx metastasi ossee osteoblastiche (cioé osteosclerotiche!)


Trattamento
Prostatectomia radicale con linfadenectomia pelvica
Ricorda le complicanze della prostatectomia radicale: tromboflebite, linfocele, incontinenza
Radioterapia

Negli stadi avanzati ormonoterapia con:
1)analoghi dell'LHRH come leuprolide (Enantone fl 3,75 e 11,25, Zoladex siringhe preriempite) o buserelin (Suprefact f e uso nasale) che bloccano l'ormone ipofisario (che stimola la formazione di testosterone) e quindi determinano una caduta del testosterone stesso ed inibiscono di conseguenza la crescita del tumore
eventualmente associati ad
2)antiandrogeni periferici, cioé inibitori del legame degli androgeni al recettore a livello degli organi bersaglio, come ciproterone acetato (Androcur cp 50 e 100 mg) o flutamide (Eulexin cp 250 mg) o bicalutamide (Casodex cp 50 e 150 mg) per agire sulla quota surrenalica degli androgeni e potenziare l'effetto

I suddetti 2 presidi terapeutici son utili soprattutto nella malattia metastatica

In caso di mancata risposta alla terapia ormonale si può utilizzare la polichemioterapia.

Nelle metastasi ossee da cr. prostatico sono utili radioterapia locale, analgesici oppiacei, FANS e difosfonati
Lo stronzio 89 é utile nel trattamento del dolore osseo diffuso causato da metastasi: può essere somministrato ogni tre mesi.


Prognosi
Evoluzione lenta.
La sopravvivenza dipende dall'età del paziente, dal grado di differenziazione ed estensione del tumore
La sopravvivenza a 5 anni dello stadio A é dell'85%
La sopravvivenza a 5 anni dello stadio D (metastatico) é del 25%
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