ANTICOAGULANTI CIRCOLANTI

Sono anticorpi che inibiscono i fattori specifici della coagulazione prolungando il PT ed il PTT.

La diagnosi di anticoagulanti circolanti è suggestiva se un prolungamento di PT e PTT non può essere corretto aggiungendo al plasma del paziente un uguale quantità di plasma normale

Cause
A) Quelli antifattore VIII si possono evidenziare:
1)molto comunemente durante il trattamento dell'emofilia A

2)durante il post-partum

3)durante un trattamento con penicillina, clorpromazina, fenintoina

4)negli anziani apparentemente sani

B) Quello anti piastrine PF3 detto lupus anticoagulans che e' un'immunoglobulina IgG:
prolunga il PTT attivato e meno frequentemente il PT; l'aggiunta di fosfolipidi corregge il PTT


Quadro clinico
Emartri
Ecchimosi, emorragie mucose (soprattutto del tratto gastro-enterico)


Diagnosi
Per rilevare la presenza di anticoagulanti circolanti (anticorpi inibitori dei fattori della coagulazione) viene utilizzata la prova di correzione che differenzia deficit dei fattori della coagulazione dovuti a ridotta produzione, da deficit dovuti a distruzione da parte di anticorpi.
Come si effettua
0,5 ml. di plasma del paz. vengono mescolati con 0,5 ml. di plasma normale
Come si interpreta
-se il precedente allungamento del PT e/o PTT viene corretto, allora siamo in presenza di un deficit del fattore della coagulazione
-se invece non vi e' correzione, allora siamo in presenza di una distruzione (e non di un deficit) di tali fattori da parte di un anticorpo che agisce sia a livello del plasma del paziente che a livello del plasma normale aggiunto


Diagnosi differenziale
Malattia di Von Willebrand
Emofilia


Trattamento
Prednisone, ciclofosfamide
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